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Fondo per l'innovazione in agricoltura

È stato approvato il decreto interministeriale che disciplina il fondo per l’innovazione nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Le erogazioni dei contributi a fondo perduto avranno lo scopo primario di aumentare la diffusione e il miglioramento delle tecnologie innovative e la digitalizzazione delle imprese agricole.

Il settore agricolo rappresenta un asset strategico per l’economia nazionale, per numero di addetti coinvolti, valore complessivo della produzione e valorizzazione del brand Made in Italy. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno firmato il decreto che definisce i criteri e le modalità di accesso ai nuovi incentivi per l’agricoltura.


SOGGETTI BENEFICIARI

Pubblicato il decreto che mira a sostenere l'innovazione tecnologica nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura.

Possono presentare domanda di sostegno le PMI (singole o associate) che:

  • risultano iscritte al registro delle imprese con la qualifica di "impresa agricola";

  • risultano attive da almeno due anni dalla data di presentazione della domanda;

  • hanno sede operativa in Italia;

  • effettuano investimenti in innovazione tecnologica per una spesa minima di 70.000 euro e di massimo 500.000 euro (cifra che scende a 10.000 per il settore della pesca).


SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese per l'acquisto di:

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura. In particolare, macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, droni, Automated Guided Vehicles (AGV) e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, attrezzature per i trattamenti con prodotti fitosanitari e per lo spandimento dei fertilizzanti;

  • macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia. In particolare, tutte le macchine rientranti nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2016/1628 (Prescrizioni in materia di limiti di emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante per i motori a combustione interna);

  • macchine per la zootecnia. In particolare, macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti; macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica;

  • trattrici agricole che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) n. 167/2013, con motorizzazione Stage V;

  • investimenti per la pesca e l’acquacoltura i cui costi rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (UE) 2022/2473 della Commissione del 14 dicembre 2022.

I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica.

I contributi in questione possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, compresi gli aiuti in

regime de minimis, purché non vengano superati i massimali consentiti dalle pertinenti

discipline europee di riferimento.


DOTAZIONE FINANZIARIA

Il fondo ha una dotazione di 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.


ENTITA' DEL CONTRIBUTO

Per sostenere gli investimenti tecnologici è concesso un contributo a fondo perduto, erogato in forma diversa in base alla natura dell’impresa.

Per le PMI agricole o della pesca la percentuale massima del contributo è determinata come segue:

  • fino al 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro

  • fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro

  • fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro

  • fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro

Quando il beneficiario è una PMI Agromeccanica ovvero una PMI Agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’Aber, i massimali salgono al:

  • 100% per investimenti fino a 100.000 euro

  • 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro

  • 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro

  • 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro


PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

L'agevolazione è concessa attraverso una procedura a sportello.

Le domande dovranno essere presentate utilizzando la modulistica che sarà messa a disposizione dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, sul portale dedicato.

Termini e modalità di trasmissione saranno comunicati a breve tramite un apposito

provvedimento.


 

QSE Studio offre la propria consulenza e supporto alle aziende del territorio Nazionale nella presentazione delle domande e per tutti gli iter burocratici, ma non solo, supporta molte imprese e aziende in tutto il territorio Italiano.


Ricordiamo che per i contributi a partire da euro 10.000, i beneficiari hanno l’obbligo di pubblicare le informazioni concernenti e concessioni di finanziamenti pubblici erogati nell’esercizio finanziario precedente come stabilito nei commi da 125 a 129 dell'articolo 1 della legge 4 agosto 2017, n. 124, così come modificata dal D.L. n. 34/2019, convertito con Legge n.58/201914.


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